Quale è il tuo peso ideale?
Scoprilo insieme alla nostra esperta e al nostro servizio di controllo del peso e analisi della composizione corporea attivo tutti i giorni in farmacia.
Quantificare la quantità di Kg che dovremmo perdere o guadagnare non è mai semplice. Nessun metodo possiede il monopolio della verità, quello che sappiamo però è che percorsi di dimagrimento o di muscolazione perpetrati in maniera tanto ossessiva da aggravare ulteriormente la mancanza di equilibrio fisico, non saranno mai anche solo avvicinabili a percorsi che avranno come comune denominatore una base scientifica seria e un’esperienza clinica diretta sviluppata “sul campo”.
Quali sono i valori che possiamo utilizzare per valutare in maniera obiettiva il nostro stato di forma e poi costruire un percorso che ci indirizzi al raggiungimento del nostro peso ideale?
– Indice di Massa Corporea (IMC)
– Percentuale di Massa Grassa
Per calcolare l’ IMC di un individuo occorre avere due informazioni elementari come altezza e peso e rapportarli secondo questa formula:
IMC= PESO/ (ALTEZZA)x(ALTEZZA), con il range di normalità fissato dal Ministero della Salute per valori compresi tra 18,5 e 25. (esempio Peso=65 Altezza=1,70 IMC=65/1,7×1,7= 22,5 in pieno range normalità!).
Il calcolo dell’ IMC ha il pregio di aver spostato l’interesse sul rapporto peso/salute, basandosi però solo su altezza e peso, presenta diversi limiti come ad esempio il non tenere conto dell’incidenza di masse muscolari ben sviluppate o della struttura fisica dell’atleta (se corta, normale o allungata).
Diverso è il discorso per la Percentuale di Massa Grassa, che rappresenta la percentuale del nostro peso corporeo costituita da grasso (viscerale o sottocutaneo) ed è il valore che ci fornisce la più veritiera chiave di lettura del nostro stato di forma.
Come si può misurare? E qual’è la percentuale più adatta a me?
Tra i più comuni metodi di misurazione abbiamo la Bioimpedinzometria.
La Bioimpedenziometria è un esame di tipo bioelettrico per l’analisi quantitativa e qualitativa della composizione corporea.
La misurazione della resistenza e della reattanza che incontra una debole corrente che attraversa il corpo umano ci consente di stabilire, grazie a delle opportune formule, la composizione corporea e valutare lo stato nutrizionale.
È ormai accettato da tutti che non è più sufficiente definire il sovrappeso o l’obesità usando unicamente delle formule matematiche.
È indispensabile conoscere la composizione corporea perché il peso esprime la massa corporea, l’insieme cioè della massa grassa, dei muscoli, delle ossa e dell’acqua.
Pensare quindi che la variazione di peso riscontrato sulla bilancia corrisponda solo alla nostra massa adiposa è sicuramente sbagliato.
Le variazioni del peso infatti possono verificarsi sia per il comparto idrico (l’acqua totale e la sua distribuzione dentro e fuori le cellule) e sia per il comparto solido (grasso o muscoli).
Un organismo che funziona bene ha una buona idratazione, una massa muscolare ben rappresentata e un tessuto adiposo entro una percentuale compresa tra il 15 e il 25%.
L’acqua extracellulare deve essere intorno al 45% e l’intracellulare al 55%. Questi sono dei valori indicativi in quanto il sesso e l’età determinano delle variazioni significative.
La massa cellulare, l’angolo di fase, il rapporto sodio potassio sono dei parametri che servono allo specialista in nutrizione per potere prescrivere un piano nutrizionale adeguato alle esigenze individuali.
Novità, offerte e promozioni in anteprima, direttamente nella tua casella email